Tirando le somme di fine anno: ecco quanto ha fruttato il Gioco in Italia nel 2010


Roma, 3 febbraio 2011. L’intero settore del gioco in Italia ha incassato nel 2010 una cifra inimmaginabile: 61.4 miliardi di euro (che convertito nelle vecchie lire suonerebbe pressappoco come 118886978000000.00 ₤, ovvero una serie lunghissima e impronunciabile di numeri, ma che probabilmente rende meglio l’idea dell’entità di denaro in ballo).

I dati AAMS dipingono quindi un quadro più che roseo che ha visto un incremento rispetto all’anno precedente di ben 7 miliardi di euro (corrispondenti ad una crescita del 13%), di cui 6 sono stati raccolti nel solo mese di dicembre.

Quali i fattori di questo exploit? Complice la crisi che alimenta le speranze di vincita?

Altri motivi devono esserci alla base, ma essi non sono facili da individuare, in quanto coinvolgono troppe variabili, connesse non solo alla sfera economica ma anche a quella più prettamente sociale, psicologica, dei costumi; risultano pertanto difficilmente desumibili sulla scorta di semplici dati numerici. Una offerta sempre più variegata e invitante? Una pubblicità sempre più capillare ed accattivante? L’introduzione di strumenti sempre più sofisticati? Difficile dirlo. Per il momento sono solo ipotesi, per cui occorre limitarsi ai numeri nudi e crudi; ma questi parlano chiaro e confermano la straordinaria fortuna del settore dei giochi nel nostro paese, e pare che tale congiuntura favorevole sia destinata a non arrestarsi.

 

Il maggior incremento nel 2010 è stato registrato per gli Skill games: rispetto al 2009 la raccolta ha fruttato 1.2 miliardi di euro in più (da 2.3 a 3.1 miliardi), corrispondente al 34%. In seconda posizione si attesta il Bingo, con una raccolta che sfiora i due miliardi di euro, segnando un incremento del 26.7%. In crescita del 10.2 le Scommesse sportive, che passano da 4.1 a 4.6 miliardi. Restano stabili le lotterie (da 9.4 a 9.3 miliardi). Trend negativo invece per i giochi a base ippica che scendono del 12.7% (da 2 a 1.7 miliardi), per il SuperEnalotto e WinForLife che perdono il 6.7% (passando da 3.8 a 3.5 miliardi), così come per il Lotto che perde il 7.6% (da 5.6 a 5.2 miliardi). Più fortunata invece la novità costituita dal 10eLotto che ha segnato un incremento del 18%.

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