24 aprile 2011 – Dunque si vince, i più scettici stiano tranquilli che non è tutto un imbroglio, come hanno pensato alcuni giocatori di fronte alle nuove vlt: gli italiani nel primo trimestre 2011 hanno vinto 13,2 miliardi di euro contro una spesa di 18 miliardi; sono state ridistribuite quindi oltre il 73% della totalità delle giocate. Le new slot sono state le più generose avendo restituito circa 5,8 miliardi, seguite dalle lotterie e dalle vlt, che hanno regalato rispettivamente 1,97 e 1,87 miliardi di euro. Troviamo poi nella classifica l’amato lotto con 1,75 miliardi. Appena al di sotto si collocano i giochi a base sportiva che superano quota 930 milioni e gli skill games con 740 milioni. Il bingo ha invece regalato 340 milioni e i giochi a base ippica poco al di sotto dei 290. I più avari, i giochi numerici, hanno restituito circa 250 milioni, ma tra jackpot e ripartenza sono stati accantonati nel superenalotto oltre 45 milioni di euro.
Parliamo di altre entrate, quelle nelle casse dello Stato: all’erario sono spettati 2,35 miliardi di euro, circa il 5% in più rispetto al primo trimestre 2010. I giochi più amati, new slot e vlt, che hanno fatto vincere di più, sono anche quelli che hanno reso più felice lo Stato con un introito di circa 970 milioni. Di molto staccati troviamo lotterie e lotto rispettivamente con 481 e 455 milioni di euro. Seguono poi i giochi numerici col superenalotto che ha fruttato all’erario 270 milioni, cui ne vanno aggiunti altri 21,5 del winforlife destinati all’Abruzzo. Giochi a base sportiva e bingo hanno contribuito ognuno con 60 milioni circa. Chiudono skill games con poker online e ippica che hanno versato nelle casse statali rispettivamente 25 e 20 milioni.
Le brutte notizie per ultime: gli italiani spendono tanto per il gioco; nei primi tre mesi del 2011 la spesa pro capite media è stata di circa 300 euro, oltre 3 euro a testa. Agicos l’ha paragonata a una colazione al bar; certo questa spesa non destinata a cibi e bevande aiuta a restare magri ma assottiglia anche il portafogli, in particolare quello dei laziali, i giocatori più forti, che hanno speso a testa più di 4 euro. Non è quindi la Lombardia quella che spende di più in realtà, sebbene vanti la raccolta più elevata, infatti è “appena” terza con una spesa pro capite di 347,3 euro. La seconda regione per spesa procapite è l’Abruzzo con 3,88 euro al giorno. Gli italiani che giocano meno sono i calabresi che spendono in media 2,42 euro al giorno.
Ci si sarebbe aspettati a chiusura della classifica la Valle D’Aosta che è la regione che in termini assoluti raccoglie meno, eppure i valdostani con un’uscita media giornaliera di 3,22 euro al giorno giocano molto più dei veneti che, sebbene siano quinti nella classifica della raccolta per regioni, con una spesa di 2,88 euro al giorno si collocano invece decisamente al di sotto della media.