Roma, 26/05/2010 – Le stime questa volta sono state affidabili: il trend positivo del settore gioco in Italia si conferma e aumenta sempre più il tasso di crescita. Nel primo quadrimestre 2010 sono stati raccolti 20,3 miliardi, cioè il 15,39% in più rispetto alla raccolta nello stesso periodo del 2009 pari a 17,6 miliardi, che comunque era già in attivo sul 2008 del 10%.
Sempre più italiani giocano, complici la crisi, un’offerta sempre più variegata e di elevata qualità e un’attenta legislazione. Si stima che nel 2010 giocheranno circa 58 milioni di italiani, rispetto ai 35 milioni del 2009, con un’incidenza sul Pil stimata al 3,7%, una vera e propria “industria” si potrebbe definirla.
Freschi i dati della raccolta di aprile, appena divulgati dai Monopoli dello Stato (Aams); giocate di poco oltre i 5 miliardi di euro rispetto ai 4,44 del 2009 con questa ripartizione: gli apparecchi da intrattenimento continuano a fare la parte del leone con oltre la metà della raccolta e proseguendo col tasso di crescita, infatti nel 2009 costituivano il 45,34% del totale giocato. Lentamente ma inesorabilmente anche nel quadrimestre 2010 sono passati da un 48,99% (gennaio) al “peso”attuale di 50,64%. Andiamo a scoprire ai danni di quale settore: l’ippica, che purtroppo conferma la sua tendenza negativa, sia in questo quadrimestre, passando da 173 milioni a 155 milioni di euro, sia rispetto al 2009 quando nello stesso periodo scendeva da 193 milioni a 183 milioni di euro.
Il bingo sembra oscillare lievemente ed è ancora presto per riuscire ad individuare una tendenza netta per i prossimi mesi. Vista l’attenzione puntata sul settore, le novità che stanno spiccando il volo, come il bingo interconnesso e il bingo online, unite alla grande consapevolezza degli imprenditori che molto bisogna fare ancora, si può sperare di vedere i frutti già nei prossimi mesi. Sembra quasi certa l’uscita dalla crisi del settore o per lo meno la buona volontà a realizzarlo, indubbiamente rispetto al 2009 il bingo ha recuperato moltissimo: +51,4% rispetto ad aprile 2009, passando da 2,37% del totale del comparto al 3,16% con un peso sulla “torta” complessiva di 159 milioni di euro.
Oscillano anche gli skill games nel 2010, quando invece nel 2009 erano in forte salita: in ogni caso si tratta di lievi oscillazioni, poiché rispetto allo scorso anno passiamo da una fetta del 3,1% del totale raccolto nel gennaio 2009 ad una porzione che corrisponde al 5,54% nell’aprile 2010. Sembrano in salita i “gratta e vinci” nel 2010, ma rispetto al 2009 si registra un calo del 7,6%: nel primo quadrimestre 2009 si assestavano intorno al 20% del totale, mentre quest’anno è partito proprio male poiché hanno costituito solo il 14,87% della raccolta, arrivando nello scorso mese al 16,29% con una porzione da 821 milioni di euro.
In discesa anche il lotto rispetto al 2009 con un -10%: ad aprile 2010 le entrate si aggiravano intorno ai 403 milioni di euro, l’8% del comparto complessivo, mentre nel precedente anno raggiungevano circa 450 milioni di euro. Non tiene bene nemmeno il Superenalotto, che, sebbene faccia registrare un dato lievemente superiore all’aprile 2009, dal 4,41% al 4,76% del totale con 240 milioni di euro, è in calo quest’anno; inoltre in quella data non c’era ancora Win for Life, iniziato in settembre 2009: il dato infatti è comprensivo del nuovo gioco, poiché il Superenalotto da solo registra segno meno rispetto al 2009.
Serafina Cascitelli