L’Unione Europea mette a posto le carte del gioco online

 

Verso una legislazione comune sulla disciplina del gambling

Roma, 27/05/2010 – Sul tavolo del Consiglio Europeo questioni importanti da discutere: si tenta di dipanare la matassa ingarbugliata dei differenti statuti nazionali in tema di gioco online.

L’armonizzazione delle diverse legislazioni è il primo passo da compiere in un settore la cui crescita vertiginosa registrata rischia di sfuggire di mano, di non essere adeguatamente gestita data l’assenza di opportuni strumenti legislativi che garantiscano norme chiare, precise e trasparenti.

“Il processo di armonizzazione tra le normative europee non è semplice” – sottolinea realisticamente l’On. Salvatore Iacolino. Va da sé che, prima di riuscire ad armonizzare le regole e le procedure dei vari paesi, estremamente eterogenei sotto ogni punto di vista, bisogna approdare a definizioni comuni e condivise.

 

Valga un solo esempio tra tutti: quali i giochi che possono essere considerati effettivamente d’azzardo? “Quello che rientra in questa definizione in alcuni paesi, in altri viene identificato come gioco semplice” – spiega l’On. Iacolino. In Italia, ad esempio il poker online è considerato gioco di abilità, mentre il bingo online, ed i casinò online, sono considerati giochi d’ azzardo. La discriminante è il rapporto tra i pesi delle componenti abilità e fortuna. Se non esistono quindi criteri unificati e condivisi per definire il gioco illegale, come si può pensare di contrastare questo fenomeno così deleterio e pericoloso che va a penalizzare gravemente utenti e operatori del settore, andando a nutrire organizzazioni criminali coinvolte nelle frodi ai consumatori e nel riciclaggio di denaro?

 

Un problema di fondamentale importanza quindi che non può più essere eluso o rimandato. In attesa di una legislazione comune a livello europeo sul gaming online cosa fare? Il consiglio di Iacolino è quello di “non abbassare la guardia sugli aspetti più critici” che egli individua nella protezione dei fruitori e nella prevenzione delle forme di gioco patologiche. Questi, in sintesi, i punti fondamentali di cui si dovrà tener necessariamente conto:

– Adozione di un’unica concessione per tutti i giochi online regolamentati;

– Definizione puntuale dei requisiti per il suo ottenimento;

– Introduzione di una serie di misure volte ad una maggiore tutela dei consumatori (tempi certi per l’accredito delle vincite, verifica dell’identità dei giocatori tramite l’anagrafe tributaria, etc.)

– Adozione di forme di controllo sulle piattaforme di gioco più rigide ed efficaci;

– Introduzione di standard di protezione più elevati, ponendo particolare attenzione al gioco minorile;

– Adozione di validi strumenti per contrastare il mercato illecito. Ad esempio sanzioni e sensibilizzazione del cittadino tramite campagne pubbliche di informazione.

 

Brunella Muttillo

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