VLT alias Videolottery, molto più che semplici “macchinette”, come qualcuno che non sa cosa siano si è fatto scappare. E pare che stiano anche simpatiche ad Aams, che sta attuando un repulisti nel settore degli apparecchi da intrattenimento che sembra proprio cadere in una strana coincidenza a creare spazio per questo nuovo segmento del comparto giochi.
Tutto questo potrebbe far comodo e tornare vantaggioso per i concessionari del bingo terrestre, che da tempo chiedono, oltre al bingo online e all’interconnesso, di poter installare nelle sale da gioco slot machines o simili, cosa sempre stata vietata per legge ma ritenuta una tra le risposte necessarie alla stasi del settore, al fine di diversificare l’offerta e dare anche la possibilità di giochi con percentuali di pay-out molto elevate, caratteristica che il bingo non ha.
A breve quindi si celebrerà questa unione, forse pochi giorni, argomento principe dell’assemblea dei soci Ascob (Associazione Concessionari del Bingo): sono state prese in considerazione le offerte commerciali dei provider per l’installazione delle VLT nelle sale da bingo. “Al momento stiamo valutando un ventaglio di offerte – commenta Salvatore Barbieri, presidente Ascob – ci sono almeno tre provider che hanno presentato delle proposte interessanti”. “Entro una settimana, massimo dieci giorni, decideremo l’offerta più conveniente, anche se tengo a ribadire che l’esclusiva non la daremo a nessuno – continua Barbieri – le sale bingo sono le location più ambite per le nuove macchine, per questo cercheremo di dare ai giocatori un’offerta più ampia e variegata possibile”.
Reagiscono i provider a questa bufera spazza-totem e già D’Aloia, presidente Microgame, ha avuto un incontro con Tagliaferri, direttore dei giochi Aams, per correre ai ripari o per lo meno cercare un compromesso per limitare i danni. La nuova regolamentazione, emanata appena il 10 maggio, stringe i totem in un angolo: i nuovi giochi da casinò e il poker non potranno essere ospitati dai totem, che verranno utilizzati solo per le scommesse sportive. Davvero sembra essere tutto perfetto per lo sbarco delle VLT sul mercato: autorizzazioni concesse per 56.697 apparecchi da intrattenimento e un investimento richiesto agli operatori molto gravoso e già in corso; ciò fa pensare come questo carico prema su Aams che ha per necessità la ricerca di uno spazio che soddisfi concessionari come BetPlus Gioco Legale, Lottomatica Videolot Rete e Gamenet.
Certo la nuova normativa è stata emessa per la protezione del giocatore, ma la casualità della tempistica appare dunque sorprendente. Verosimilmente le videolotterie hanno un sistema che elimina la possibilità che l’apparecchio di gioco venga alterato con lo scopo di ridurre il payout rate o riportare un numero di giocate inferiore a quelle realmente avvenute per motivi fiscali. Infatti il software di generazione casuale (sistema RNG) non è più all’interno di ogni singola “macchinetta”, come nei totem, ma è collocato in un server centrale, cui gli apparecchi sono sempre connessi, da cui partono tutte le combinazioni di simboli e numeri verso i terminali attivi.