22 agosto 2011 – Le consultazioni al Libro Verde si sono concluse da poco nel rispetto del calendario prefissato, dunque, se gli step rimanenti vengono attuati nel rispetto delle scadenze, in autunno la Commissione Europea pubblicherà il documento conclusivo in materia di giochi online. Appena il 31 luglio scorso sono terminate le presentazioni delle risposte al questionario di 50 domande, proposto dalla Commissione Europea e aperto a tutti i soggetti e le istituzioni che hanno voluto prendere posizione in merito. Trapela la notizia di delusione da parte della CE sia per il numero di risposte sia perché queste sembrano essere state presentate proprio a ridosso della scadenza.
Non si tratta di una regolamentazione del mercato dei servizi di gioco a distanza nell’Unione Europea, secondo quanto affermato da Jean Bergevin capo dell’unità servizi della direzione mercato interno della Commissione Europea, ma di un profondo studio, una sorta di “quadro della situazione” che viene fornito ai vari Stati membri che dovranno prendere essi stessi in considerazione il problema. Bergevin fa quindi eco a Michel Barnier, commissario per il mercato interno dell’UE: “Con il Libro Verde abbiamo avviato un’ambiziosa consultazione senza idee preconcette su possibili interventi futuri. La consultazione non ha a oggetto la liberalizzazione del mercato dei servizi di gioco nell’Unione Europea, ma mira a assicurarne la corretta regolamentazione a beneficio di tutti”.
Il questionario comprendeva una vasta gamma di problemi del gioco online (poker e bingo online, scommesse, casinò online e altri) con lo scopo di giungere a una migliore comprensione di questo settore del gioco nonché dell’economia; la versione italiana del Libro Verde è accessibile in quanto pubblicata sul sito dei Monopoli dello Stato.
In molti hanno aderito all’invito ad esprimere pareri o fornire informazioni sul gioco online: in particolare è intervenuta l’EGBA (European Gaming &Betting Association) nel dare la propria consultazione sul Libro Verde attraverso il segretario generale Sigrid Ligné, secondo cui il clou di tutta questa attività dovrebbe essere in realtà un auspicato secondo step in cui ci siano “proposte concrete”. “Il lancio del Libro verde – commenta Ligné – rappresenta un audace e allo stesso tempo inevitabile step per il gioco online nell’Unione Europea”. Dunque sembra ci sia davvero un “approccio europeo” a questo settore che soffre ancora di vuoti giuridici a causa dei differenti livelli tecnologici e giurisdizionali raggiunti da ogni Stato membro nel nuovo comparto del gioco online; la volontà politica di muoversi a livello europeo sembra esserci, ma secondo Ligné è fondamentale che la CE sostenga un quadro normativo comunitario, in quanto il settore è per sua stessa natura “transfrontaliero”. “Con il 45% del mercato globale il gioco online in Europa ha una posizione di leadership in un settore in continua crescita – prosegue Lignè – e senza una risposta adeguata da parte della politica europea, questa leadership sarà quasi certamente minacciata”.