L’EGR (eGaming Review Operators) Awards, il prestigioso appuntamento annuale interamente dedicato all’industria del gioco con particolare enfasi sull’innovazione e sulle eccellenze a livello mondiale, giunto ormai alla sua settima edizione, tenutasi il 30 novembre a Londra, incorona bwin miglior operatore italiano dell’anno. L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 700 operatori professionisti leader nello sconfinato campo del gaming online, si qualifica come un ineludibile momento di sintesi, di confronto e condivisione delle più svariate esperienze di alto profilo a livello internazionale.
L’incoronazione di bwin riveste una notevole importanza per uno dei principali pionieri nel ramo del gaming online, “che gratifica il lavoro di un team estremamente appassionato a quello che fa”, il cui obiettivo principale è di “essere sempre all’avanguardia e di continuare ad innovare in ciascuno dei giochi che proponiamo”: queste le parole accorate di Paolo Di Feo, Southern Region Director bwin.party.
Ma assieme all’innovazione l’altra carta vincente di bwin, e del suo successo, è la responsabilità, che si traduce nella garanzia di “un’esperienza di gioco semplice in un ambiente di gioco estremamente sicuro”. La mission della società è proprio quella di garantire il divertimento dell’utente attraverso forme di gioco legali, sicure e affidabili che scongiurino il rischio di incorrere in problemi di tipo patologico.
Consapevoli del labile confine tra divertimento sano e genuino e patologia, bwin si fa promotore di un gioco responsabile attraverso la protezione fattiva, pratica, concreta del giocatore che si estrinseca tramite collaborazioni con istituti di ricerca, associazioni e strutture terapeutiche. Misure davvero pioneristiche, di fondamentale importanza che si estrinsecano a vari livelli: dall’autotest WHO, test rapido e anonimo messo a punto dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per effettuare personalmente un check della propria situazione in funzione del rischio di sviluppare o di aver sviluppato una dipendenza da gioco, al kit di auto-aiuto ideato dalla Harvard Medical School Faculty in cui si offre aiuto ed assistenza ai potenziali o effettivi giocatori compulsivi dipendenti, fino a dettagliati consigli pratici per non incorrere nel rischio del gioco patologico.