Si è conclusa ieri a Loutraki, in Grecia,
la 9a European Conference on Gambling Studies and Policy Issues, dal titolo “From Fantasies and Feelings to Facts in the Future”. La 4 giorni, che dal 18 al 21 settembre ha riunito centinaia di esperti e specialisti del settore del gambling provenienti da tutto il mondo, è stata organizzata dalla European Association for the Study of Gambling (EASG), ente preposto al sostegno ed al supporto del dialogo tra i soggetti professionali coinvolti a vario titolo nell’industria del gambling.
Quest’anno il filo conduttore della conferenza è stata la discussione delle problematiche sociali e patologiche legate al gioco d’azzardo, tema scottante che non perde mai la propria attualità e che impone la fattiva volontà di affrontare una vera e propria piaga sociale che snatura il concetto stesso di gioco. Solo dal confronto tra esperienze differenti può scaturire una seria presa di coscienza e dunque di posizione nei confronti delle metodologie
di indagine sul gioco patologico, dei progetti e programmi destinati alla prevenzione fino al vero e proprio intervento terapeutico di recupero.
L’Italia non poteva non prendere parte al prestigioso evento e ha scelto quale suo rappresentante il colosso dell’industria del gaming del Bel Paese: Lottomatica. Durante la presentazione del proprio programma di gioco responsabile, Giovanni Carboni ha spezzato una lancia in favore del gioco online, comunemente ritenuto più a rischio e più pericoloso di quello reale. Ricerche italiane ed internazionali confermano un tale dato ma esso andrebbe letto in chiave critica, in quanto parzialmente alterato e fuorviato da una buona percentuale di giocatori che oltre alla modalità online optano anche per quella reale. Carboni ha dunque sottolineato la necessità di una analisi critica che possa indirizzare correttamente le politiche da intraprendere in materia di gioco responsabile.
Pare che, di contro, i casi di gioco patologico riscontrati nei giocatori che scelgono esclusivamente la versione online siano irrisori. È noto che i dati e le statistiche il più delle volte non diano adito ad una lettura univoca ma rispecchino, perlomeno in parte, coloro che a vario titolo si occupano della loro interpretazione, tuttavia è innegabile la validità ed efficacia dei meccanismi di controllo messi a punto dall’Italia per la tutela e la garanzia di un gioco sicuro e responsabile.